Indicazioni per il Battesimo

SIGNIFICATO E IMPORTANZA

Il Battesimo è il primo sacramento della Nuova Alleanza in forza del quale gli uomini, aderendo nella fede a Cristo Signore, ricevono lo Spirito di adozione a figli. Essi vengono chiamati e sono veramente figli di Dio. Uniti a Cristo con una morte ed una resurrezione simile alla sua, entrano a far parte del suo corpo, segnati dall’unzione dello Spirito, diventano tempio santo di Dio, membri della Chiesa, “stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato” (1 Pt 2,9 - cfr. DP 93).

MOTIVAZIONE DELLA RICHIESTA

“Il primo dato che si riscontra è l’insufficienza delle motivazioni per cui viene richiesto il sacramento: spesso come atto formale, o per consuetudine, ridotto a cerimonia privata con scarsa partecipazione e tanta distrazione. A ciò concorre la difficoltà a coinvolgere la famiglia fin dal tempo dell’attesa, la stessa disponibilità alla catechesi prebattesimale, la fuga dalla propria parrocchia alla ricerca di parroci compiacenti per evitare la preparazione, la poco diffusa sensibilità a celebrare il Battesimo nella Veglia pasquale” (cfr. SD 213).
Il Battesimo va richiesto per una scelta di fede e non di opportunità, consuetudine o di superstizione. Questa scelta di fede si estende perciò a tutta la famiglia, la quale si impegna, insieme ai padrini, ad approfondire la propria fede attraverso l’itinerario concordato con il parroco e a vivere maggiormente la partecipazione alla vita della comunità; non avvenga infatti che dopo la celebrazione del battesimo, genitori, bambini e padrini non frequentino più la parrocchia (cfr. DP 94, 96; SD 219, 221).
Spetta al parroco stabilire il momento per il battesimo di quei bambini i cui genitori non siano ancora preparati a fare la professione di fede né ad assumere il compito di educare cristianamente i propri figli (cfr. SD 219). I genitori abbiano cura che non venga imposto un nome estraneo al senso cristiano. Sarebbe cosa quanto mai opportuna conoscere la vita del Santo al cui nome e al cui patrocinio viene affidato il bambino, in modo che sia di esempio e di stimolo per vivere tutta la vita nella carità e nella fedeltà al Signore (cfr. DP 106). In ogni caso è opportuno aggiungere il nome di un Santo.

LUOGO DELLA CELEBRAZIONE

Si tenga presente che se in alcune circostanze è comprensibile la scelta di celebrare il Battesimo fuori parrocchia, ordinariamente il luogo normale del Battesimo è la comunità della parrocchia nella quale si è inseriti e alla cui vita e missione si prende parte. A Ravagnese si celebra il Battesimo ordinariamente durante o dopo la Santa Messa domenicale (cfr. SD 222). Non è opportuna la celebrazione del Battesimo nel tempo quaresimale, tempo di penitenza e di conversione. In prossimità della Pasqua, si auspica che il Battesimo venga celebrato durante la Veglia pasquale (cfr. DP 100, 103).

PERCORSO DI PREPARAZIONE

L’itinerario di preparazione è obbligatorio per i genitori e i padrini e consta dei seguenti incontri:

  • un incontro di catechesi in parrocchia sulla fede e la vita cristiana;

  • una visita a casa per un breve momento di preghiera;

  • un incontro di catechesi liturgica in parrocchia sul Sacramento del Battesimo;

ISCRIZIONE AL BATTESIMO

E’ bene che la famiglia che intende battezzare il proprio bambino, non rimandi oltre i sei mesi di età tale scelta subordinandola magari alle possibilità economiche o alla disponibilità del padrino. In ogni caso occorre almeno 2 mesi prima fissare la data con il parroco per consentire adeguatamente i necessari preparativi. Dopo aver concordato con il parroco la data, l’ora e le modalità del Battesimo, occorre compilare e consegnare o inviare il modulo di iscrizione scaricabile sul nostro sito e allegare il certificato di battesimo e l’attestato di idoneità del padrino. Se la famiglia non abita a Ravagnese è necessario allegare anche il nulla osta del proprio parroco.

LA FIGURA DEL PADRINO

La scelta del padrino non dev’essere dettata da motivazioni di parentela, di amicizia o di opportunità, ma dalla convinzione che il padrino è il rappresentante concreto della comunità cristiana. Solo in quest’ottica è richiesta la figura del padrino (cfr. SD 221).

Il Padrino perciò deve avere determinati requisiti per poter essere idoneo a questo compito: deve aver compiuto i 16 anni di età, deve essere battezzato, cresimato ma soprattutto praticante. Non è opportuno scegliere padrini che non frequentano la Messa domenicale. Deve conoscere la dottrina cristiana e condurre uno stile di vita ispirato al van­gelo (cfr. DP 107). “A persone condannate dal competente organo giudiziario dello Stato con sentenza definitiva per reati di ‘ndrangheta e simili, o che risultino affiliate, o comunque contigue, ad associazioni ‘ndranghetiste e, con il loro operato o connivenza, siano strumenti per la loro affermazione sul territorio, non va perciò rilasciato dalle autorità ecclesiastiche il permesso di fungere da padrino o madrina nelle celebrazioni dei sacramenti dell’Iniziazione cristiana” (Conferenza Episcopale Calabra, Per una nuova evangelizzazione della pietà popolare, 30 giugno 2015, n. 11).

In particolare la situazione irregolare circa la vita coniugale di coloro che convivono, che sono sposati solo civilmente, che divorziati sono sposati solo civilmente, rende non idonei a svolgere nella comunità ecclesiale quei servizi che esigono una pienezza di testimonianza cristiana come sono i servizi liturgici e in particolare quello di lettori, il ministero di catechista, l’ufficio di padrino per i sacramenti, la partecipazione ai consigli pastorali. Tuttavia, pur non vivendo la piena comunione ecclesiale e non potendosi accostare alla Comunione eucaristica, non si considerino separati dalla chiesa, potendo e anzi dovendo, in quanto battezzati, partecipare alla sua vita: ascoltando la Parola, frequentando il sacrificio della messa, perseverando nella preghiera, incrementando le opere di carità e collaborando alle iniziative della comunità in favore della giustizia, educando i figli nella fede cristiana e coltivando lo spirito e le opere di penitenza per implorare così, di giorno in giorno, la grazia di Dio (cfr FC 79-85; DPF 207-234).

Se il padrino abita a Ravagnese, occorre allegare al modulo di iscrizione al Battesimo, l’Attestato di idoneità scaricabile dal nostro sito. Non sono sufficienti il certificato di Cresima o altri documenti. Il padrino sarà contattato per poter concordare per tempo gli incontri di preparazione necessari. Se invece il padrino non abita a Ravagnese, occorre allegare al modulo di iscrizione al Battesimo, l’Attestato di idoneità sottoscritto dal proprio parroco territoriale.

La mancata disponibilità del padrino non è di norma un valido motivo per rimandare la Cresima. Salvo gravi imprevisti, è il padrino a doversi adattare riguardo il giorno e l’ora del Battesimo.

I genitori non possono fare da padrini. Essere genitori infatti è molto più che essere padrini. Si sconsigliano padrini in età molto a­vanzata e si raccomanda di non scegliere padrini che non hanno ricevuto ancora la cresima per non costringerli a doversi cresimare, magari in modo frettoloso e svilente (cfr. DP 114-115; SD 229).

IL BATTESIMO FUORI PARROCCHIA

Si concede, per validi motivi, il nulla osta per la celebrazione del Battesimo in altra parrocchia e si accettano battezzandi di altre parrocchie solo dietro nulla osta dei rispettivi parroci territoriali e nel rispetto delle suddette norme (cfr. DP 108; SD 222).

IL BATTESIMO DEGLI ADULTI

L’iniziazione cristiana degli adulti prevede un delicato e congruo cammino catecumenale e l’ammissione confermata dal vescovo diocesano. Essa si svolge con una certa gradualità in seno alla comunità dei fedeli e prevede infatti diversi “gradi” o passaggi: l’accoglienza, l’ammissione ad una più intensa preparazione ai sacramenti, attraverso il rito dell’elezione, e la celebrazione dei sacramenti. I catecumeni, lungo questo prolungato itinerario, prendendo a poco a poco familiarità con l’esercizio della vita cristiana, aiutati dall’esempio e dall’assistenza dei padrini, anzi dei fedeli di tutta la comunità, si abituano a pregare Dio e a testimoniare la fede passando così dall’uomo vecchio all’uomo nuovo che in Cristo trova la sua perfezione. Questo passaggio, che implica un progressivo cambiamento di mentalità e di costume, deve manifestarsi nelle sue conseguenze di ordine sociale. E poiché il Signore, in cui si ha fede, è segno di contraddizione, non di rado chi si è convertito va incontro a crisi e a distacchi, ma anche a gioie che Dio generosamente concede (cfr. DP 158; RICA 1-19).

L’IMPEGNO

Consapevoli che i sacramenti presuppongono e favoriscono la partecipazione alla vita della Comunità e in particolare alla S. Messa domenicale; e che il sacramento del Battesimo, porta della fede, è grazia per tutta la famiglia, i genitori si impegnino ad essere veri testimoni di Cristo e con vincolo più stretto si stringano alla Chiesa. In particolare si impegnino: nella coerenza tra fede e vita, evitando parole, gesti e scelte contrarie al Vangelo; a partecipare alla Messa domenicale; a coltivare la vita spirituale e il discernimento attraverso il Sacramento della Riconciliazione.