Indicazioni per le esequie cristiane

SIGNIFICATO E IMPORTANZA

La liturgia cristiana dei funerali è una celebrazione del mistero pasquale di Cristo Signore. Nelle esequie la Chiesa prega che i suoi figli, incorporati a Cristo morto e risorto, passino con Lui dalla morte alla vita. “È per questo che la Chiesa offre per i defunti il sacrificio eucaristico, memoriale della Pasqua di Cristo, e innalza preghiere e compie suffragi; e poiché tutti i fedeli sono uniti in Cristo, tutti ne risentono vantaggio: aiuto spirituale i defunti, consolazione e speranza quanti ne piangono la scomparsa (cfr. DP 200).

Quanto alla morte cristiana, molti purtroppo sono ancora coloro che muoiono avendo accanto solo aiuti materiali. Dovremmo riscoprire il valore dei sacramenti come via al cielo e come medicina dell’anima, umanizzando ed evangelizzando così maggiormente gli ultimi istanti della vita. La morte infatti non ha potere su coloro che sono rinati con Cristo nelle acque del Battesimo e si affidano a Lui chiedendo il perdono per i propri peccati (cfr. SD 95). Non avvenga pertanto che, per negligenza, o perché se ne sottovaluta l’importanza, anche da parte dei familiari, si viva la malattia o la morte senza ricevere i sacramenti.

RICHIESTA DELLE ESEQUIE

La parrocchia è il luogo naturale dove svolgere le esequie (cfr. DP 204). In occasione della morte di un proprio congiunto si avvisi il parroco e si concordi con lui giorno e ora della celebrazione.  E’ opportuno che i familiari e chi lo desiderasse, prima delle esequie si accostino alla confessione sacramentale, anche approfittando della visita del sacerdote nella casa del defunto. E’ questo infatti un momento di straordinaria grazia per potersi, magari dopo molto tempo, ravvicinare a Dio e vicino a Lui ritrovare i nostri cari defunti. In questo senso acquista un significato tutto speciale l’eventuale veglia di preghiera nella casa del defunto alla vigilia delle esequie (cfr. DP 201; SD 97).

CELEBRAZIONE DELLE ESEQUIE

Si porti la bara in chiesa con puntualità, o qualche minuto prima, e si sistemi sul tappeto oppure sul catafalco. Non sono ammessi in chiesa i mazzi e le corone di fiori ma solo un eventuale copri cassa, che comunque va tolto durante la celebrazione, e un eventuale cuscino ai piedi della bara. 

La liturgia esequiale non diventi motivo di spreco floreale. La parrocchia con l’iniziativa della colletta desidera educare alla sobrietà e all’attenzione verso bisogni concreti, vicini e lontani (cfr. DP 202, 207). E’ particolarmente significativa, come ancora in alcune famiglie si usa, d’accordo con il parroco, la realizzazione di un’opera visibile a perenne memoria dei nostri cari defunti.

La liturgia esequiale è occasione per aprire il proprio cuore al Padre e, partecipando pienamente alla liturgia, offrire la preghiera e la Comunione eucaristica in suffragio dei propri cari defunti. La partecipazione perciò non si riduca alla stretta di mano o ad altre usanze meramente umane. Eventuali messaggi di cordoglio da leggere in chiesa occorre che abbiano l’approvazione del parroco.

E’ bene esprimere, secondo usanza, fuori dalla chiesa il proprio cordoglio ai familiari del defunto, al termine della liturgia esequiale. Si evitino perciò le condoglianze quando la bara si trova ancora in chiesa. Eventuali eccezioni dovute al maltempo sono a giudizio del parroco.

I familiari che, in occasione delle esequie di un loro congiunto, si accostano alla parrocchia in modo più sentito o dopo diverso tempo, accolgano l’invito ad essere più presenti alla vita parrocchiale. Non è bene infatti che si venga in chiesa solo in queste circostanze.

Nel caso del decesso di persone notoriamente non credenti o in stato di palese contraddizione con la fede della comunità cristiana, che non abbiano dato alcun segno di riconciliazione prima della morte, deve essere evitata la liturgia esequiale, nel rispetto anche delle scelte fatte dal defunto quando era ancora in vita (cfr. DP 209).

Si possono celebrare le esequie anche di coloro che hanno chiesto di essere cremati, purché la loro scelta non sia stata fatta in contrasto con la fede cristiana. E’ evidente che in questo caso le esequie si dovranno celebrare prima della cremazione (cfr. DP 210).