Indicazioni per la Riconciliazione

SIGNIFICATO E IMPORTANZA

«Dio ha tanto amato il mondo da mandare il suo Figlio Unigenito» (Gv 3,16). La storia della salvezza è la storia dei continui interventi del Signore per strappare l’uomo al suo peccato e riammetterlo alla comunione di amore con sé. Cristo Gesù attuò il disegno del Padre e, dimostrando una costante preoccupazione per i lontani (Lc 19,10) diede la sua vita “per i nostri peccati e risuscitò per la nostra giustificazione” (Rom 4,25), chiamando gli uomini alla penitenza: «Convertitevi e credete al Vangelo» (Mc 1,15). Ha lasciato poi alla Chiesa l’eredità del suo grande amore per gli uomini, amore cui essa deve dare concretezza nel suo servizio pastorale (cfr. DP 160).

Il sacramento della Riconciliazione è un sacramento a sé che dunque non va ridotto al lasciapassare per questo o quell’altro sacramento. E’ necessario che non ci si confessi solo in occasioni speciali quali Pasqua o Natale e che non si celebri a ridosso degli altri sacramenti. Un buon cristiano deve sentire il dovere di confessarsi spesso e più volte all’anno, senza trascurare la grazia propria del sacramento della Riconciliazione (cfr. SD 251).

Il sacramento della Riconciliazione è poi indispensabile qualora si abbia commesso un peccato grave, cioè quando in parole, opere e omissioni si è infranta, con piena avvertenza e deliberato consenso, la comunione con Dio o con i fratelli. In tale situazione di peccato non ci si può accostare alla Santa Comunione. Se in coscienza ci fosse qualche dubbio a riguardo, sarà bene prima confrontarsi con un sacerdote (cfr. DP 164).

CELEBRAZIONE DELLA RICONCILIAZIONE

La Riconciliazione sacramentale non si improvvisa. Essa va preparata attraverso un adeguato esame di coscienza, la conoscenza dei propri peccati ed il sincero pentimento. Si confessano infatti tutti i peccati gravi, e possono lodevolmente confessarsi anche quelli veniali, non sommariamente ma per specie e per numero. Alcuni peccati, per la loro gravità (aborto, usura, ecc.), sono “riservati” e cioè possono essere assolti solo dal Vescovo o da un suo delegato, salvo i casi previsti dal diritto (cfr. DP 171-172).

Guida sicura in questo itinerario interiore è principalmente la Sacra Scrittura. E’ la Parola che, rivelando le esigenze della vocazione cristiana, svela al penitente il suo peccato e la distanza che lo separa dall’Amore divino, infonde un salutare pentimento per i propri peccati e incoraggia ad avere fiducia in Colui che è più grande del nostro cuore e di qualsiasi peccato.

La parrocchia, soprattutto nei periodi forti, organizza celebrazioni penitenziali comunitarie anche con la presenza di più confessori, ma ordinariamente il parroco è disponibile ogni giorno nell’ora che precede la Santa Messa (cfr. DP 177, 181; SD 256).

Accanto alla Riconciliazione frequente è auspicabile e molto importante che si abbia una guida spirituale per un serio e sereno discernimento circa la volontà di Dio, il Suo progetto sulla nostra vita e le grandi o piccole scelte che interpellano a volte la nostra coscienza. Il parroco è disponibile anche in questo senso previo appuntamento (cfr. SD 256).