CELEBRAZIONE DELLA RICONCILIAZIONE
La Riconciliazione sacramentale non si improvvisa. Essa va preparata attraverso un adeguato esame di coscienza, la conoscenza dei propri peccati ed il sincero pentimento. Si confessano infatti tutti i peccati gravi, e possono lodevolmente confessarsi anche quelli veniali, non sommariamente ma per specie e per numero. Alcuni peccati, per la loro gravità (aborto, usura, ecc.), sono “riservati” e cioè possono essere assolti solo dal Vescovo o da un suo delegato, salvo i casi previsti dal diritto (cfr. DP 171-172).
Guida sicura in questo itinerario interiore è principalmente la Sacra Scrittura. E’ la Parola che, rivelando le esigenze della vocazione cristiana, svela al penitente il suo peccato e la distanza che lo separa dall’Amore divino, infonde un salutare pentimento per i propri peccati e incoraggia ad avere fiducia in Colui che è più grande del nostro cuore e di qualsiasi peccato.
La parrocchia, soprattutto nei periodi forti, organizza celebrazioni penitenziali comunitarie anche con la presenza di più confessori, ma ordinariamente il parroco è disponibile ogni giorno nell’ora che precede la Santa Messa (cfr. DP 177, 181; SD 256).
Accanto alla Riconciliazione frequente è auspicabile e molto importante che si abbia una guida spirituale per un serio e sereno discernimento circa la volontà di Dio, il Suo progetto sulla nostra vita e le grandi o piccole scelte che interpellano a volte la nostra coscienza. Il parroco è disponibile anche in questo senso previo appuntamento (cfr. SD 256).